Trovati i resti di “Atlantide” tramite…Google Earth?

carousel_one_737397a1La notizia è stata veicolata dal tabloid britannico “The Sun”. Tramite l’utilizzo del famosissimo “Google Earth”, con il suo ultimo aggiornamento “Google Ocean”, sarebbero state trovate (secondo lo “scopritore”) le rovine della mitica Atlantide, nel punto in cui ne parlava Platone. Sarà vero? Non ci esprimiamo. Ecco cosa dice a grandi linee il “The Sun” sulla presunta scoperta.

Questa e’ la sorprendente immagine che potrebbe mostrare la leggendaria città di Atlantide.

Si presenta come un perfetto rettangolo delle dimensioni del Galles sita sul fondo dell’Oceano Atlantico a quasi 3,5 miglia di profondità.

Si possono notare una serie di linee che si incrociano come in una grande metropoli. Le linee e la forma sembrano non di origine naturale ma bensì opera dell’uomo visto la singolare forma a rettangolo. La notizia ha iniziato ad affascinare i geofisici e gli oceanografici.

Il sito si troverebbe a circa 620 miglia al largo della costa occidentale dell’Africa nei pressi delle isole Canarie, il luogo dove Platone collocava geograficamente Atlantide da lui descritta. Platone riteneva che l’isola affondò dopo catastrofi, terremoti ed innondazioni avvenute circa 12.000 anni fa.

La griglia e’ stata scoperta tramite Google Ocean, un estensione del famoso Google Earth che utilizza una serie di immagini satellitari e rilevazioni marine.

Il Dottor Charles Orser, storico curatore di archeologia presso la New York State University e uno dei leader mondiali ed esperto mondiale su Atlantide, ha definito la scoperta “affascinante”. Ecco le sue parole:” E’ uno dei siti piu’ promettenti per la localizzazione di Atlantide, come descritto da Platone”.

La scoperta e’ stata effettuata dall’ingegnere aereonautico Bernie Bamford mentre stava navigando tramite Google Ocean.

Inoltre si afferma che le “rovine sono situate in una zona denominata Madeira Abyssal Plane. La “griglia” è stata notata dall’ingegnere aeronautico Bernie Bamford, tramite “Google Ocean”.

Bernie, 38 anni, di Chester conclude dicendo: “ha l’aspetto di una mappa aerea di Milton Keynes. Essa deve essere di origine umana”.

Fin qui grande parte dell’articolo del “The Sun” (http://www.thesun.co.uk/sol/homepage/news/article2255989.ece). Per confermare per davvero se ciò che è stato riportato sia vero, anche noi del CUT (Centro Ufologico Taranto) abbiamo utilizzato “Google Earth” e la presunta “griglia” è davvero presente.

Ecco sotto l’immagine (con coordinate) prese da Google Earth (fonte Corriere.it)

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Video da “Repubblica”: http://tv.repubblica.it/copertina/atlantide-su-google-earth/29677?video

Sono davvero i resti di “Atlantide”? Non ci sono prove scientifiche per affermare ciò. Solo andando sul posto e immergersi si può confermare se si tratta davvero di resti della mitica civiltà sommersa o meno. Fino a quel momento si può dire di tutto e il contrario di tutto.

27 risposte a "Trovati i resti di “Atlantide” tramite…Google Earth?"

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  1. Ma l’Atlantide di Platone non era disposta su tre cerchi concentrici? e poi se quell’area è grande come il Galles, quei segni non potrebbero essere “strade” in quanto davvero troppo grandi.

  2. Quel rettangolo è di dimensioni improponibili per una città (circa 160×120 km). Da quella altitudine su Earth non si distinguono neppure le città, figuriamoci le strade. Come giustamente faceva notare Massimo, probabilmente quei solchi avranno una larghezza di qualche km, peraltro, una strada rettilinea di 160 km non credo esista al giorno d’oggi, figuriamoci se è possibile che all’epoca con le tecnologie disponibili si riuscisse a fare.

  3. In effetti MASSIMO non ha torto… Se vogliamo parlare dell’Atlantide di Platone dobbiamo necessariamente individuare una struttura costituita tra 3 cerchi concentrici. Guardando su Google l’immagine e, a parità di zoom, si nota che effettivamente le strade sulle isole Canarie sono quasi invisibili. Questo significa che le presunte strade di quel sito sommerso sarebbero troppo grandi per essere delle “normali” strade.
    Questo però non impedisce di pensare che potrebbe comunque trattarsi di una “sito” appunto, di grande interesse archeologico. Ma si tratterebbe, a mio avviso, di un altra civiltà.

  4. Smentita da parte di google.

    Da corriere.it

    “poco fa proprio Google ha spiegato che quell’immagine, non e’ altro che il percorso di una nave dotata di sonar per l’esplorazione del fondo marino. La formazione rettangolare attraversata da rette parallele o perpendicolari tra loro, cosi’ diversa dal resto del fondale circostante, sarebbe dunque una sorta di artefatto provocato dagli strumenti di bordo della nave che camuffa il reale andamento del fondo oceanico.”

  5. non sò se è dovuto ai sonar, ma ho fatto un giro sui fondali degli oceani e di reticoli perfettamente regolari, ce ne sono parecchi, vi ho mandato una foto
    per dimostrarlo.

  6. insomma allora platone di che parlava? perchè non se ne trovano i resti, di atlantide? perchè non esiste, oppure….

  7. da altrogiornale.org:

    ….Resta soltanto da spiegare alcune cose:

    1- Se fosse vero che le imbarcazioni che scandagliano i fondali per elaborare la mappature degli oceani lasciassero tali tracce, l’oceano dovrebbe risultare totalmente sfregiato, oppure sono stati fatti rilevamenti soltanto in questa zona?

    2- Esistono tecnologie acustiche come i sonar in grado di lasciare tali tracce?

    3- Le tracce formano un disegno che somigliano molto a percorsi antichi ma molto poco a un rilevamento sistematico effettuato a tappeto.

    4- Se fossero tracce (non necessariamente da sonar con afferma l’articolo) lasciate da imbarcazioni oceanografiche, come minimo significa che, per lasciare tali sfregi, siano stati effettuati alcuni prelievi di fango o carottaggio o altri tipi di indagine…

    certo che hanno fatto prelievi, carotaggi in quei punti precisi…perchè….????

  8. Certo che quelle linee e gli angoli sono così dritte che sembrano difficile fatte da attrezzature tecnologiche poste sopra navi che navigano sulle onde e quindi non stabili e a mio parere dico: come facevano a virare ad angoli così vivi?

  9. Al largo di San Diego California, cè un reticolo fatto di rettangoli perfetti.
    Anche quelli fatti dal sonar?
    Queste le coordinate:
    31°57’2.98”N
    122°26’29.86”O
    Stranamente sono alla stessa latitudine dell’Atlantide
    delle Azzorre.

  10. caro sofocle, la faccenda puzza assai. per di più il main stream informativo ha dispiegato ogni forza per dare con grande velocità la smentita sfornando spiegazioni alternative che chiaramente non reggono, come tu hai fatto presente.

    secondo me nelle alte sfere sanno bene di atlantide, ma devono insabbiare in ognimodo. se mai si venisse a sapere della civiltà perduta l’impalcatura sociale, storica, religiosa del comando si squaglierebbe. e chi comanda questo non se lo può permettere….

  11. ma sopratutto: quanto erano grandi questi sonar per lasciare traciati di quelle dimensioni?!!

  12. In effetti, credo che la smentita relativa alle tracce sonar, sia una mezza pagliacciata. Tuttavia quei solchi non possono essere strade, mi sembrano più dei canions o simili.
    Atlantide è molto probabilmente esistita ma credo che il tempo e le forze della natura abbiamo spazzato via qualunque prova materiale. L’unica cosa che è sopravvissuta è la memoria umana!

  13. La sturia del sonar è semplicemente ridicola.
    come fanno delle onde sonore a spostare milioni di tonellate di sedimenti dal fondo marino?

  14. OH… INSOMMA… SI, NO, FORSE… è inutile che si facciano teorie su teorie… per sapere la verità si deve andare a ispezionare la zona…
    Perchè se si cerca un fondo di verita’… LA VRITA’ STA SUL FONDO.

  15. la storia dei sonar fa ridere. basta avere un minimo di conoscenza tecnica per spanciarsi dalle risate.
    lì sotto c’è qualcosa. la domanda è perchè darsi tanta pena per nascondere questa scoperta?

  16. Gli ufi esistono, se avessi avuto la macchina fotografica l’esperienza che ho avuto io sarebbe la prova dell’esistenza dell’ufo per tutti i terrestri…non ci crederei anche io se non avessi visto quella navicella che mi volava a 10 metri sopra di me…non ero solo quella sera e quindi neanche pazzo..aveva delle luci tutte colorate e spettacolari, ed in piu’ non faceva rumore. proprio sopra l’albero di pino mi osservava era roba da film..ma realta’.. se avete bisogno di qualcuno per il vostro team, che abbia le credenze e l’esperienze giuste, io sarei molto grato di unirmi a voi bhe’ io sono la persona giusta che fa per voi.. distinti saluti..

  17. esotericamente riusciamo a vedere tutto tranne che in noi stessi.
    L’Atlantude è binaria, se sta dentro di noi, sta pure fuori, si deve cercarla. Ora prima di Platone dovremmo conoscere la sapienza del sacerdote di Sais ed imparare a decrittare tutto ciò che conosceva quella scienza che non ancora è arrivata a noi. La stanza segreta sotto la Sfinge, la simbologia olmeca, azteca, maya per finire a quella mesopotamica, reinterpretare il Gilgamesh, il Talmud, i profeti tipo Enoch, viceversa siamo costretti a pensare che i primi navigatori furono i fenici e quindi entrare in un’ottica mediterrane se non eurocentrica.
    Dobbiamo invece considerare che prima di Platone altri ne hanno parlato, sino alle eresie di Giordano Bruno, a Bacone ma difficilmente si riuscirà a smontere questo mito che entra nella sfera della politica e della religione. La discussione non può prescindere dall’eresia che tutto il nostr scibile venga dai mesopotamici, dagli egizi, dai greci e dai romani, Non è accettabile che la nostra civiltà sia iniziata 5.000 anni fà. E’ come se noi tanti asini ci trovassimo di fronte ai primi della classe, gli egiziani ma questi da chi hanno appreso l’astronomnia, la matematica, la geometria, la topografia, com’è che i dogon ancora prima degli egizi sapevano di Sirio A e Sirio B senza avere il cannocchiale? Penso che ancora prima, penso che all’epoca descritta da Paltone, (il diluvio) sia presente in tutte le religioni e le mitologie, indiana, cinese, peruviana e questo diluvio sia stato originato da un evento astrale come dice Robert Duval nel mistero di Orione, penso che Charles Hapgod dica il vero sullo slittamento delle masse continentali e perciò che la si collochi nell’aAtlantico, o nel mare d’Irlanda o nelle Isole Bimini o nell’arcipelago giapponese oppure sia ricoperta dai ghiacci , che secondo la mappa di Piri Reis, Atlantide starebbe sepolta sotti o ghiacci dell’Antardide, ebbene sono tutte supposizioni che o si credono o non si credono, ma chi dice di non credere in Dio indubbiamente nega qualcosa che ha sentito o che c’é. Solo quello che non è conosciuto non è opinabile.
    L’Atlantide è qualcosa che sta dentro di noi come un’irripetibile età dell’oro, è la mammella che ci allatta sin da bambini, è il lato nascosto dell’uomo. Un Ariete ha dato una cornata alla vasca dei Pesci ora nell’era dell’Acquario forse scopriremo di ridiventare nommi e capiremo il sommerso che sta in ciascuno di noi e nell’elemento fluido probabilmente sapremo da dove veniamo noi tutti e scopriremo d’avere una patria comune, l’ATLANTIDE.

  18. Avete notato che su quasi tutto l’oceano pacifico c’è la presenza di questi segni particolari??? Sa date un’occhiata partendo dal Largo San Diego in California, spingendovi verso ovest appaiono numerosissimi enigmi di questo tipo… La spiegazione che credo di riuscire a dare a riguardo è che ci possano essere dei fiumi sottomarini che danno forma a queste figure un po’ strane, questo perchè di solito sembrano essere dirette verso dove potrebbe dirigersi la corrente sottomarina, oppure sono semplicemente dei fenomeni naturali dovuti alla pressione e alla bassa temperatura. Questo è quanto credo, altrimenti si sarebbero scoperte.

  19. come dice massimo platone parlava di 3 cerchi concentrici.. cmq sia le linee non sono ne strade ne tracce lasciate dai sonar, sono semplicemente, a mio avviso formazioni naturali formate da correnti sottomarine..

  20. Atlantide in tutte le mappe geografiche storiche conservate nei musei (museo di Dresda) viene disegnata sulla Dorsale Atlantica e sempre alla confluenza di tre catene montuose. Guarda caso tre catene montuose si incontrano alle Azzorre, dove se prendete il Tavolato azzorriano -80 metri dal livello del mare ha la forma di Atlantide.
    Su alcune ceramiche ritrovate c’è una mappa di atlantide risalente a prima dei Faraoni. Le coordinate sono sempre alle Azzorre (punto in cui la dorsale Gibilterra-Atlantica si immette sull’Atlantica).
    Città sommerse sono state trovate a largo di Cuba e in molti posti (Mediterraneo, Sardegna, Malta, Cipro, ecc…) Segno che Atlantide aveva tante colonie. La Capitale era alle Azzorre. Si dice che a -80 metri di profondità a Sud di Monte Picco ci sia un templio scomparso e cerchi concentrici (guarda caso punto in cui Google Earth Ocean offusca il fondo) e in quell’area non ti permettono di fare attività subacquee.
    Chissà perchè? Atlantide è li!

  21. Ciao,
    è senz’altro una domanda ingenua, ma … perché, come dice qualcuno di voi, se mai si venisse a sapere della civiltà perduta, l’impalcatura sociale, storica, religiosa ne subirebbe gravi danni? O anche perché Google dobrebbe offuscare certe parti, come dice l’autore dell’ultimo commento? Scusate, ma sono un poco ignorante in materia e non riesco a capire.
    grazie

  22. si vero tutto quello che dite ma scusate gli ufo esistono può essere un caso come quello degli egizi questo no? gli egizi sono stati aiutati nella geometria x fare le piramidi xc scusate nel 4000 a.c delle strutture così come fanno è disumano c’è oggi facciamo fatica noi figuriamoci loro cmq ritornando all città atlantide sarà inpossibile che una città sia di 150km2
    cmq se è vero che esiste mi sa che c’è stato un aiuto da una popolazione nn umana

  23. Questa “scoperta” l’ho segnalata anche io molto tempo fa, ma non ho ottenuto nessuna risposta in merito.
    Analizzando lo schema ci sono alcune logiche che possono far pensare a cose molto più compòlesse, ma che deciderò di rivelare non più su internet, visto che si parla di scoperte fatte DOPO le mie segnalazioni fatte, non vorrei che un domani qualcuno “scoprisse” quanto da me segnalato prima…
    saluti.
    m.sola@tecnoindustriasrl.com
    m.sola.ut@gmail.com

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