Fatti e fenomeni misteriosi sulla Murgia

Articolo di Franco Pavone – Componente CUT

Castel Del Monte
La lussureggiante terra di Puglia , in alcune zone rimasta per fortuna allo stato quasi primordiale e incontaminato , racchiude misteri sconosciuti ai più , ma ugualmente intriganti come altri più noti e famosi , come ad esempio l’arcinota Area 51 , il Triangolo delle Bermuda o senza andare troppo lontano Canneto di Caronia in provincia di Messina , dove come è noto si succedono strani fenomeni associati al passaggio e allo stazionamento di oggetti volanti sconosciuti . Sappiamo che in merito la stessa Protezione Civile ha ipotizzato fra le concause di questi casi di autocombustione e altro ancora che si verificano nella cittadina siciliana , una presunta spiegazione inerente a manifestazioni provocate da una tecnologia e da una energia non convenzionale e scusate se è poco. Ma tornando alla terra di Puglia , qualche mese fa il quotidiano ” La Gazzetta del Mezzogiorno ” ( ma recentemente ne ha parlato anche il Corriere del Giorno di Taranto ) con articoli del giornalista Nicola Curci, pubblicati il 9 Dicembre 2009 , ha messo in evidenza dei fatti che sfuggono ad una spiegazione cosiddetta razionale , ma che ci portano invece in una dimensione perlomeno oscura . Coincidenza , questa zona sita tra Corato e Poggiorsini sulla Murgia barese , si trova a pochi chilometri in linea d’aria da Castel del Monte , sede del famoso castello a pianta ottagonale del XIII secolo , si dice costruito dall’Imperatore Federico II, ma ci sono anche altre teorie in proposito , non lontano dal ” triangolo ” Andria , Ruvo di Puglia , Corato , secondo alcuni studiosi con nascita dello stesso il 29 Gennaio del 1240 . Ad esso sono stati associati misteri e reliquie religiose che vanno dall’Ordine monastico-cavalleresco dei Cavalieri Templari , al Sacro Graal e all’Arca dell’Alleanza . Ma tornando all’argomento iniziale , fonte di questo articolo , cominciamo da una tragedia verificatasi in quell’area nel 1972 , precisamente il 30 Ottobre alle 20,40 . Un aereo Fokker F27 in volo di linea 327 Ati , partito da Roma e diretto a Bari , si schiantò sulla Murgia appunto nella zona tra Corato e Poggiorsini, su di una stalla sita in un’area colonica chiamata Masserie Nuove . Vi perirono purtroppo 27 persone , tra cui 5 membri dell’equipaggio e 22 passeggeri . I coloni che abitavano quell’area si salvarono per puro miracolo , ma persero la vita circa 200 tra pecore e vitelli. I cronisti arrivati sul posto descrissero un’atmosfera ai limiti dell’assurdo e le cause del disastro , a distanza di quasi 40 anni, sono ancora avvolte nel mistero più impenetrabile . Nella zona le condizioni meteorologiche erano ottime , non c’erano turbolenze e il cielo era pieno di stelle . Come da prassi consolidata , dovevano trovare delle responsabilità , cercando una spiegazione razionale e le dettero al pilota Giuseppe Cardona , il cui corpo stranamente fu ritrovato fuori dalla cabina , quasi vicino alla coda dell’aereo , dando adito ad ipotesi ai limiti dell’assurdo . In coincidenza un altro Fokker F27 , 17 giorni prima si era schiantato sulle Ande , dove perirono 29 persone sul volo 571 della Fuerza Aerea Uruguayana , su cui volava in rotta verso il Cile una squadra di rugby . Ricordiamo che l’odissea dei 16 sopravvissuti che furono tratti in salvo dopo due mesi sulle montagne andine , diede la stura alla produzione di un film che fece diventare di dominio pubblico la loro drammatica storia . Su quegli aerei Fokker dell’epoca , il sistema di navigazione era il Vor , Vhf Omnidirectional Range , che fino alla rivoluzione Gps fu il sistema di navigazione standard per i voli a corto raggio , condizionato però dal magnetismo terrestre . Da questo momento in poi però superiamo la linea di confine ed entriamo in dimensioni dall’apparenza impossibili . All’epoca lo studioso definito ” eretico ” dalla scienza ufficiale , Raffaele Bendandi, dell’omonimo osservatorio di Faenza , ipotizzò come causa del disastro aereo della Murgia , una tempesta solare inusitata , causa ritenuta suggestiva ma non credibile per la scienza cosiddetta ” ortodossa ” . E non solo . Il direttore all’epoca dell’aeroporto di Bari Palese, Mario Cascella, inserì nel corposo dossier del disastro , l’avvistamento di un oggetto volante sconosciuto di colore rosso da parte di un testimone , poco tempo prima del disastro , e qui entriamo in una dimensione di natura ufologica . Ma i misteri continuano . In quella zona è sita anche la necropoli funeraria di San Magno , misterioso complesso dell’Età del Bronzo non ancora ben studiata . Oltre la sagoma esoterica di Castel del Monte vi è poi la più grande polveriera d’Europa , quella di Poggiorsini . Inoltre , caso strano , vi erano all’epoca della Guerra Fredda tre siti nucleari ora in disuso , di cui approfondiremo più avanti. Ci sono inoltre racconti di pastori della zona che parlano di una grande collina cava al suo interno , dove pare siano stipati aggeggi non meglio identificati . Sempre nella zona a pochi chilometri in linea d’aria da Castel del Monte , ove in una radura si trova piantata una croce nera di cui quasi nessuno sa l’origine e che tutti evitano di incrociare , c’è una stradina in leggera salita , dove chi ha la briga di lasciare l’auto in folle , quest’ultima invece di scendere giù dal pendìo , si muove in salita da sola , come sperimentato anche dai giornalisti della Gazzetta del Mezzogiorno . Il geologo di Andria , Riccardo Losito , ha suggerito di fare misurazioni e indagini in loco per capire se sia un fenomeno di magnetismo terrestre e se l’esistenza di un forte campo magnetico spiegherebbe alcuni di questi enigmi , o si tratta di qualcos’altro . Siamo sempre nel campo dei misteri , che come dichiarava un certo Albert Einstein , sono la fonte di ogni vera arte e di ogni vera scienza . Stranamente però fenomeni simili come quello della misteriosa stradina murgese , si verificano in altri luoghi d’Italia come : la strada per Ariccia vicino Nemi ai Castelli Romani , un’altra dalle parti di Pisa , ancora al bivio di Montagnaga ( Trento ) e un’altra dalle nostre parti verso Martina Franca ( Taranto) , in cima alla salita del bosco Orimini , dove c’è un cartello indicante “lazzo Casavola” , che immette in una stradina con lo stesso fenomeno murgese , dove nelle vicinanze manco a dirlo c’è una base poco conosciuta dell’Aeronautica Militare , preposta come sede principale della Terza Regione Area , per il controllo del Mediterraneo , su eventuali ” intrusi ” che penetrano nello spazio aereo italiano . Dulcis in fundo , come abbiamo accennato prima , quella zona della Murgia era sede negli anni sessanta , in piena Guerra Fredda , di un presidio missilistico nucleare detto di Grottelline nella zona di Spinazzola di Bari ( e che interessò anche aree del tarantino come Laterza e Mottola ) , come detto in un reportage del 2004 del maresciallo Cannine Centore , veterano della Guerra Fredda .
Il gruppo da lui guidato si occupava della custodia e del puntamento di trenta testate nucleari installate su missili Jupiter di
Missile Jupiter
fabbricazione statunitense , costruiti dalla multinazionale Chrysler . La decisione di installare questi missili sulla Murgia barese fu presa all’epoca della crisi di Cuba , per affrontare in sede strategica nella zona del mare Adriatico , ultimo baluardo della minaccia dall’est europeo , il confronto con il Patto di Varsavia . In un documento declassificato dal Foia ( freedom of information act ) ora addirittura pubblicato su internet dal sito Altramurgia.it, Gerard C. Smith , all’epoca assistente del Segretario di Stato Usa e poi delegato al trattato sulla riduzione delle armi strategiche ( Salt ) , valutò il potenziale distruttivo di quei missili puntati dalla Puglia su Mosca e i paesi del Patto di Varsavia . Una sola di quelle testate che si trovava in uno dei siti non lontano dalla base dell’Aeronautica di Gioia del Colle ( Bari ) , aveva una potenza di 1,5 megatoni , 1 milione e mezzo di tonnellate di tritolo e cioè 75 volte più potente della bomba di Hiroshima , ed è tutto dire . La vita nella base all’epoca scorreva tranquilla e i carabinieri perlustravano l’area , nell’ipotesi che qualche intruso scoprisse i siti . Le trenta testate nucleari salutavano all’alba in linea d’aria l’Albania , dove probabilmente erano installate analoghe testate nucleari rivolte ad Occidente . I fatti si svolsero sino al 1963 , quando tutto fu smantellato e gli ufficiali e i sottufficiali dell’Aeronautica furono trasferiti ad altri incarichi . E mistero nel mistero ( ma non bisogna meravigliarsi ) , nessuno della popolazione locale era al corrente di quei missili situati nelle nostre terre e chissà se qualche ricaduta radioattiva non è rimasta al suolo , infatti qualcuno ha sconsigliato di mangiare prodotti naturali cresciuti in quella zona . Come vediamo quest’area della Murgia racchiude tanti misteri che spaziano dall’esoterismo ai misteri religiosi, all’ufologia, ai fenomeni magnetici, a quelli solari, ai disastri aerei non spiegati e agli enigmi della Storia . Sicuramente qualcuno di questi potrebbe essere spiegato ” razionalmente ” , come amano dire gli studiosi allineati , ma altri restano inesplicati e ci portano in sentieri ai confini della realtà così come la
conosciamo ( anche se ultimamente la scienza sta mettendo in dubbio persine il fatto che le leggi fìsiche siano uguali in tutto l’Universo ) , come quelli legati agli UFO , che notoriamente hanno una predilezione per le basi militari e gli aerei. Sono enigmi come abbiamo visto , che troviamo quasi sull’uscio di casa , nella nostra vecchia terra di Puglia e come disse il famoso scrittore e aviatore francese Antoine de Saint- Exupèry ( 1900-1944 ) : « il mistero non è un muro , ma un orizzonte . Il mistero non è una mortificazione dell’intelligenza , ma uno spazio immenso che Dio offre alla nostra sete di verità. »

FONTI BIBLIOGRAFICHE

La Gazzetta del Mezzogiorno – mercoledì 9 Dicembre 2009
Corriere del Giorno – domenica 24 Ottobre 2010
Castel del Monte – Wikipedia
Sito internet – Altramurgia.it
Altipiano murgese – Wikipedia

5 risposte a "Fatti e fenomeni misteriosi sulla Murgia"

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  1. Bell’articolo ed argomenti interessanti che vista la vicinanza invogliano tutti noi in zona ad indagare ed a recarsi sul posto direttamente per vedere con i propri occhi. Mi dispiace però aver letto in un articolo così interessante del “mistero” delle strade in discesa che vanno in salita perchè questo fenomeno è ormai stato ampiamente spiegato con semplici giochi di prospettiva ed effetto ottico. Io in prima persona sono stato sulla discesa/salita dalle parti di Martina Franca ed ho constatato direttamente che lì non vi è nulla di anomalo se non il fatto di trovarsi in corrispondenza di due piani inclinati che danno la falsa sensazione di una strada in discesa quando in realtà è in salita.

  2. A Gianni , il fenomeno delle stradine in salita è stato riportato solo a puro titolo di cronaca , come un centro di ricerca che si rispetti dovrebbe fare , a prescindere se la spiegazione razionale è stata trovata o meno . Il nostro compito è anche questo , se poi qualche lettore ne sa più di noi, ben venga . Noi accettiamo volentieri suggerimenti costruttivi , a differenza di certi tuttologi di altri siti che ” credono ” di sapere tutto . Ti saluto cordialmente e grazie per la segnalazione . Franco Pavone , componente CUT .

  3. Interessante. Io sono pero’ ancora un po’ scettico riguardo a questi fenomeni “inspiegabili”. Mi chiedo sempre ogni volta che leggo un articolo a riguardo, come mai io non ho mai visto nulla e non conosco nessuno che possa dire altrettanto? E’ un po’ come i vincitori della lotteria di capodanno, e’ possibile che non si conosca mai uno dei vincitori anche dei premi piu’ piccoli e ce ne sono ogni anno moltiplicati per i miei 53 anni! La mia al riguardo, quindi, e’ una posizione un po’ di tipo San Tommaso! !

  4. Il problema è che anche se credi di averne avvistato uno, ti resterà comunque il dubbio. A me è capitato di vedere una cosa strana in cielo… ma come posso essere sicuro che fosse un ufo?
    In un certo senso, è un atto di fede. Credere negli ufo è un po’ come credere in Dio.

  5. guarda, nel momento in cui ti vedi un oggetto che dal verde brillante passa all’arancio in una frazione di secondo e poi scompare all’improvviso senza far rumore, sei sicuro che quello che hai visto tutto è meno che terrestre!

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