L’enigma dello Spitzbergen

Articolo scritto da Franco Pavone (Centro Ufologico Taranto)

ROSIn campo ufologico , la parte che riguarda i cosiddetti ufo-crash è molto controversa e normalmente genera dibattiti accesi tra gli stessi ufologi , principalmente per mancanza di prove oggettive secondo i negatori , ma con prove documentali declassificate e dichiarazioni postume di testimoni secondo chi è convinto della loro veridicità . Negli ultimi anni si è tanto discusso e si è detto tutto è il contrario di tutto sui più famosi crash storici , cominciando dalla vicenda più emblematica , madre di tutti gli ufo-crash e cioè il caso Roswell , che ha fomentato polemiche a non finire e fatto scrivere una marea di libri e articoli , oltre a casi meno famosi ma ugualmente intriganti come : Aztec , Laredo , Socorro , San Augustin , Magdalena , Kecksburg, Varese negli anni trenta , l’antesignano caso di Aurora e via discorrendo . Negli anni cinquanta il primo che parlò di questi casi fu il giornalista e scrittore Frank Scully , con la pubblicazione del suo libro : Behind the flying saucers ( Dietro le quinte dei dischi volanti ) , che furono insieme a : Flying saucers are real ( I dischi volanti esistono ) del Maggiore Donald E. Keyhoe i primi libri di stampo ufologico ed entrambi pubblicati nel 1950 . Scully all’epoca fu screditato perché era andato oltre il top secret imposto dalle autorità militari e dalla presunta organizzazione segreta chiamata Majestic 12 , demandata secondo le fonti allo studio e al recupero degli ufo precipitati . Il suo nome ha ispirato successivamente il personaggio di Dana Scully del famoso serial X FILES . Negli anni settanta il serio e documentato ufologo americano Leonard H. Stringfield fino al 1957 consulente civile sugli ufo dell’Air Defence Command dell’Usaf , particolarmente a Columbus nell’Ohio , nel suo libro del 1977 : Situation red , the ufo siege ( Assedio ufo ) , rivelò tanti particolari sui crash , intervistando testimoni o gente che aveva avuto contatti con essi e in camera caritatis venne a conoscenza di avvenimenti ai confini della realtà . Quando agli inizi degli anni ottanta , con l’uscita del libro : Accadde a Roswell , di William L. Moore e Charles Berlitz ( The Roswell incident ) , l’evento della piccola cittadina del New Mexico è passato alla storia , creando un mito che ai nostri giorni è ancora molto vivo e che ha dato la stura alla creazione di due musei , tra cui l’International Ufo Museum di Roswell , dimostrando come gli ufo-crash non sono solo fantasie di menti esaltate . In questo calderone ci sono avvenimenti poco conosciuti dall’opinione pubblica , citati solo marginalmente , ma che map-svalbardsono ugualmente interessanti e dimostrano come tali accadimenti non sono poi così rari . Uno di questi è quello che si verificò nello Spitzbergen , un’isola norvegese che fa parte del gruppo delle Svalbard , dove si estende in un’area di 39.044 km2 . Bagnata a nord e a est dal Mar Glaciale Artico , a sud dal Mare di Barents e a ovest dal Mar di Groenlandia , l’isola fu scoperta dall’esploratore Willem Barents nel 1956 , che diede poi il nome all’omonimo mare . Negli anni tra il 1940 e il 1946 come si sa , qualcuno ha poi retrodatato i fatti negli anni trenta , l’Europa fu interessata da una serie di avvistamenti di razzi fantasma e nel nord Europa la Svezia creò addirittura una rete di sorveglianza aerea per intercettare questi intrusi che violavano il suo spazio aereo . Furono creati centinaia di posti di osservazione per monitorare questi oggetti per lo più a forma di fuso e la stampa locale li ribattezzò V-3 , pensando che si trattasse di una qualche diavoleria nazista fabbricata nella base segreta di Peenemunde , ma a differenza di altri ordigni che erano caduti al suolo senza esplodere , questi sorvolavano le città creando solo panico nelle popolazioni . Negli archivi dei vari Ministeri della Difesa , furono catalogati 16.000 casi , di cui quasi 6000 non identificati . Anche la Difesa norvegese se ne occupò con la supervisione del Tenente Colonnello Dwayne Arneson . Ricordiamo a puro titolo di cronaca storica che la Norvegia fu un’area che vide nella città di Telemark , il sorgere delle fabbriche di acqua pesante per la costruzione di ordigni nucleari del Terzo Reich durante la Seconda Guerra Mondiale . Riprendendo il discorso ufo-crash , durante questa ondata di avvistamenti di razzi fantasma , ci furono testimonianze di un ordigno caduto o atterrato sull’isola dello Spitzbergen il 9 luglio del 1946 , recuperato dall’Aeronautica norvegese : la Naf ( Norwegian Air Force ) , all’epoca forse non ancora contrassegnata da tale denominazione . Come detto il supervisore per questi misteriosi avvenimenti fu il Colonnello Arneson , ufficialmente addetto ai recuperi top secret delle forze armate norvegesi , che visionò il documento classificato che attestava la realtà dell’incidente dello Spitzbergen . Intervistato successivamente ormai anziano dal Dr. Steven Greer , confermò in camera caritatis tutti i fatti 0000015443_0002riguardanti l’evento e fu acclarata anche la sua carriera militare mediante la visione di documenti del Project Blue Book , che a loro volta avevano classificato il crash norvegese . L’ufficiale scandinavo confidò che alcuni scienziati le cui generalità rimasero top secret , vennero a studiare l’ordigno . I Ministeri della Difesa del nord Europa comunicarono tra di loro le fasi del recupero dell’oggetto che fu prelevato dall’Aeronautica USA e trasportato naturalmente in gran segreto negli Stati Uniti . Secondo le fonti che svelarono il caso , l’oggetto aveva un diametro di 47 metri , era costruito in una lega sconosciuta e sullo scafo vi erano iscrizioni che somigliavano ai caratteri cirillici , ma all’epoca i russi non disponevano certamente della tecnologia necessaria alla costruzione di simili prototipi . Come al solito quando si parla di ufo-crash , il caso è stato subito bollato come falso , ma questa ormai è una prassi consolidata per screditare questi eventi e tenerli occultati , così non si capisce mai dove comincia la verità o la menzogna . Nel suo libro : Flying Saucers Serious Business , l’ufologo Frank Edwards confermò invece i fatti , citando uno sconosciuto Colonnello rimasto anonimo che fornì ulteriori dettagli sulla storia . Nel suo libro del 2005 : Ufo , i dossier top secret , l’ufologo Alfredo Lissoni ha rivelato basandosi sulle dichiarazioni dell’ufologo John Keel , che probabilmente l’isola dello Spitzbergen era proprio la base operativa di simili intrusi . Un’altra testimonianza parla di un Generale in pensione , certo James H. Doolittle che durante un viaggio in Svezia per conto del suo datore di lavoro , la Shell Oil Company , fece una strana deviazione in Norvegia dove visionò all’epoca dei fatti l’oggetto dello Spitzbergen e confermò il suo successivo trasporto in America . A quanto pare la famosa giornalista statunitense Dorothy Kilgallen rivelò tramite sue segrete fonti militari che ovviamente non potevano scoprire la loro identità, pena ritorsioni non gradite , che il nome della nave che trasportò l’ufo dello Spitzbergen fu la corazzata Alabama e queste rivelazioni furono pubblicate dal quotidiano Los Angeles Examiner. Sul luogo dove questo oggetto fu trasportato , si possono fare solo delle congetture , indicando possibili siti segreti come l’arcinota Area 51 , Wright Patterson , Fort Riley o quant’altro . E’ certo che il recupero di questi ufo schiantatisi (!) o atterrati per un contatto ravvicinato con il nostro pianeta , sono sempre avvolti dal mistero più impenetrabile e in effetti questi avvenimenti ( una volta confermati ) che cambierebbero la nostra visione dell’Universo e sarebbero la più grande scoperta della storia dell’uomo , sono tenuti segreti all’umanità per finalità che sfuggono alla nostra comprensione ma che forse si possono intuire . Per concludere questa vicenda, avvolta ancora dopo 65 anni dal mistero , è perlomeno singolare il fatto che proprio nelle isole Svalbard si sta approntando un approvvigionamento di sementi provenienti da tutto il mondo da parte del governo norvegese con la collaborazione degli Stati Uniti e dell’Unione Europea , per preservare alle future generazioni un archivio biologico in previsione di un evento catastrofico globale , o solo per il timore di una estinzione di certe tipologie di prodotti biologici causata dall’inquinamento , giunto ormai a livelli preoccupanti . Nessuno può affermarlo con certezza , ma il fatto stesso che diversi media ne hanno diffuso la notizia è abbastanza sintomatico della sconcertante faccenda . Blindata con porte massicce , pareti spesse un metro e sensori di rilevamento , questa base sotterranea racchiude forse il futuro della sopravvivenza del nostro pianeta ? Ci sono collegamenti con i misteriosi avvistamenti degli anni 30-40 del secolo scorso o con il tanto paventato 2012 ? Questo lo potrà dire solo il futuro prossimo .

 

FONTI  BIBLIOGRAFICHE  E  DI  INTERNET

 

Frank Scully –   Behind the flying saucers  – 1950

Leonard H. Stringfield  – Situation red , the ufo siege  –  1977

Spitzbergen  –  Wikipedia

Frank  Edwards  – Flying saucers serious business

Alfredo Lissoni  –  Ufo , I dossier top secret  –  2005

Los Angeles Examiner

Altro giornale

Alieni misteri altervista org

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Nelle immagini in articolo: in apertura una ricostruzione artistica di un UFO crash, nella seconda la mappa delle isole dello Spitzbergen e nella terza un documento CIA che parla, facendo riferimento ad un articolo apparso su un tabloid tedesco, di un UFO precipitato in quelle zone nel 1952. Il documento si può trovare sul sito della CIA, digitando FOIA e poi UFO. La voce in oggetto è UNTITLED (GIVES INFORMATION ON ‘DER FLIEGER’, A SPORTS MAGAZINE, AND ARTICLE e creato il giorno 8 agosto 1952

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