Progetto Roswell

Articolo Di Nicola Antonante – Componente CUT

L’ufologia per come la conosciamo oggi, si lega all’anno 1947 ed ad un’avvenimento noto a tutti come “incidente di Roswell”. In quell’anno infatti oltre a Roswell ci fu anche l’esperienza di Kenneth Arnold con l’avvistamento di oggetti volanti non identificati.Non va comunque dimenticato il Roswell nostrano avvenuto in Italia nel 1933 presso Vergiate od ancora quello piu retrodatato conosciuto come caso “caso Aurora” del 1897 più di un decennio prima del volo dei fratelli Wright. Roswell ha indubbiamente il primato di avere se non modificato almeno influito sulla percezione della reltà di tantissima gente. La portata di tale evento puo essere paragonata al santo graal dell’iconografia cristiana, molto probabilmente per quell’alone di mistero di cui si é sempre circondato ed alimentato. Quello che mi ha sempre colpito é stato sempre l’origine o se si preferisce le fonti di una parte di tale mistero, ovvero governo ed apparati militari americani. Le dichiarazioni ufficiali che si sono via via succedute hanno portato dapprima la popolazione locale successivamente quella mondiale alle piu svariate spiegazioni di ciò che é accaduto a Roswell in quel lontano luglio del 1947. In questo articolo cercherò di affrontare tale caso cosi come si imposta un’indagine sperando di non incappare in grossolani errori. Per cui iniziando dai fatti, che sono la partenza di ogni indagine,vediamo come questi si siano cronologicamente evoluti.La notte del 2/VII/1947 presso Corona a circa 120km da Roswell in un ranch e nei suoi dintorni cade un oggetto. La mattina seguente il proprietario del ranch un certo W. Mac Brazel trova diversi resti metallici. Successivamente confida la cosa allo sceriffo di Roswell, Wilcox, il quale allerta la vicina base militare ed in particolare il magg. Jesse Marcel del 509° Bomb Group Intelligence Office. L’8/VII/1947 l’ufficio informazioni della Roswell Army Air Field (RAFF) del New Mexico emette un comunicato stampa in cui veniva dichiarato “esplicitamente” il recupero di un disco volante. Tale notizia fu riportata dal quotidiano locale Roswell Daily Record poi dal san Francisco Chronicle il 9/VII/1947. Questo ovviamente attirò l’attenzione dei media di tutto il mondo. Nei giorni seguenti viene rilasciata un’altra spiegazione ufficiale dell’aeronautica statunitense per bocca del gen. Roger M. Ramey il quale dichiarò trattarsi di un pallone sonda denominato “rawinsonde” usato per ricerche meteorologiche. A prova di questo il gen. Ramey insieme al magg. J. Marcel in una conferenza stampa mostrano i resti di quello che era un pallone sonda. Cosi il caso venne chiuso e se per molti tale spiegazione fu accettata per altri invece risultò essere un’operazione di copertura, o cover up, da parte del governo americano o di una sua parte nonché dei suoi apparati militari. Nasce cosi la teoria del complotto sopravvissuta fino ai giorni nostri. Questi i fatti. Ora veniamo alle testimonianze e qui, forse (anzi, certamente), servirebbe un’opera enciclopedica per raccoglierle tutte. Proverò in questo caso a considerare quelle piu credibili o se si preferisce le piu accettabili.Il primo testimone sicuramente da prendere in considerazione é W. Mac Brazel (in foto poco più in basso). Questi dichiarò di avere udito fra la notte del 2 e 3/VII/1947 una forte esplosione. Recatosi nel campo il giorno seguente lo trova cosparso di frammenti la cui natura gli é sconosciuta. Successivamente ritratterà questa dichiarazione, ammettendo di avere riconosciuto in quei frammenti i resti di un pallone sonda. Dichiarazione che viene rilasciata dopo il suo “alloggio” per qualche ora nella base militare di Roswell. Altro testimone é lo sceriffo di Roswell Wilcox, anch’egli incapace di spiegarsi la natura di quei frammenti come lo stesso magg. J. Marcel. Da prenere in considerazione anche il famoso comunicato Dell’8/VII/1947 che porta la firma dell’allora ten. W. Haut, personaggio venuto alla cronaca del caso Roswell per il suo affidavit, giuramento in atto notarile da aprire solo dopo la morte avvenuta questa il 15/XII/2005. Anche se cio che é stato pubblicato è bene precisare trattasi di copia di quell’atto. Un’altra testimonianza che ho ritenuto interessante durante la mia ricerca in internet é stata quella dei coniugi Wilmot che affermarono di aver visto un mese prima dell’incidente di Roswell un’oggetto di forma ovale e contraddistinta da una luce intensa e lampeggiante sorvolare la zona senza emettere nessun rumore. Vi é anche l’intervista rilasciata al documentario Scify Investigates del canale SyFy di un certo Elias Benjamin, poliziotto militare del 390° Air Service Squadron: questi in quella intervista dichiarò che la notte tra il 7 e 8/VII/1947 scortò 3 corpi sotto un lenzuolo dall’hangar 84 all’ospedale della base militare di Roswell. Infine nella mia ricerca mi imbatto nella testimonianza del serg. Frederick Benthal, esperto fotografo, il quale dichiarò che lui insieme al caporale Kirkpatrick giunti nell’areo dello schianto videro e fotografarono non solo il relitto, ma anche quelli che lo stesso Benthal definì “alieni” per la loro conformazione fisica (piccoli di statura, uguali fra loro, enormi teste).Qui ho omesso di parlare deliberatamente delle testimonianze di J. Marcel junior (figlio del magg. J. Marcel) Bob Lazar e del col. P. Corso perchè i loro racconti sono gia noti e soprattutto la loro posizione al riguardo. Ad onore di cronaca va comunque detto che ci furono testimonianze di militari e anche di qualche cittadino del luogo che avvalorarono la tesi del pallone sonda parlando di carta stagnola, asticelle di legno e nastro adesivo. In ultima analisi sono da prendere in esame le prove. In questo caso però come per la maggior parte dei casi di ufologia, come direbbe il mio amico Franco Pavone del CUT, esse si basano sulla testimonianza dei vari protagonisti e quindi sulla loro buona fede. Anche se va detto che per lo stesso motivo dovranno essere accettate come prove i resti del pallone sonda mostrati in quella famosa conferenza stampa. Caso chiuso? Per niente. Questo perchè forse per le innumerevoli testimonianze sul rinvenimento di corpi, il governo americano spiegò la cosa come prove di paracaduti di alta quota. Quindi quello che la gente giurava di avere visto non erano altro che manichini. Incredibilmente la stessa aeronautica riapre il tutto. E se da un lato sostituisce una spiegazione razionale con un’altra, dall’altro mi porta a pensare personalmente che la storia del pallone sonda fosse una copertura. Si arriva così ai giorni nostri e al “Progetto Mogul”. Brevemente questo progetto diretto da A. Spilhaus consisteva nel portare un pallone sonda ad una altezza di 14 km. Questo perchè a quella altitudine vi é una sorta di canale acustico tale da permettere la ricezione di eventuali test atomici sovietici. Ciò spiega la obiettiva segretezza del progetto ma non la presenza di quei corpi che piu testimoni giurarono di avere visto. Non riesco personalmente a comprendere il perchè di tante versioni ufficiali da parte del governo americano. Sarebbe bastata la prima versione del pallone sonda per considerare il tutto il resto sospetti, ilazioni o semplici stravaganze new age. Inoltre va accennato la ricerca compiuta da David Rudiak che mediante un programma di grafica é riuscito ad evidenziare tra l’altro i termini “disco” e “vittime” nel telegramma che il gen. Ramey aveva fra le mani durante la conferenza stampa. Quindi come si vede la teoria del complotto prende sempre piu corpo. Ma come scrive C. Gatti ne “il quinto scenario” dedicato alla strage di Ustica “il complotto ha un gran vantaggio: anzichè aborrire vaghezze, contraddizioni, mezze verità o verità presunte viene di solito alimentato da esse”. Per cui credo personalmente che quando si riuscirà a togliere parte di quel “folclore” che circonda Roswell, forse qualche verità verrà a galla.

3 risposte a "Progetto Roswell"

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  1. In questi giorni sono andato in fissa con l’archivo de “La Stampa”, se ci andate e fate una ricerca sul tema UFO, escono fuori una marea di articoli a partire dal 1900!
    Scusate, lo so che non c’entra niente con il post in questione, ma vedere questi ritagli di giornale d’epoca, me l’ha fatto ricordare. Ciao

  2. Una possibile spiegazione della infinita serie di balle e di versioni raccontate dalle gerarchie militari in qusti anni, è che i corpici trovati fossero quelli di bambini o ragazzi handicappati utilizzati per test ad alta quota (si spiegherebbe il polidattilismo, cranio calvo a forma di “pera”, piccola statura,…).
    Dopo più di 60 anni l’america prontissima a raccontare di test militari ormai non più top secret ma al massimo destinati ai libri di storia, non è forse ancora pronta a raccontare la vergogna dell’aver utilizzato e sacrificato creature innocenti per i loro esperimenti militari.
    Non sarebbe una novità nell’ufologia: testimoni assolutamente in buona fede, che in questo caso continuano sino in punto di morte ad avvallare la teoria degli alieni piuttosto che quella di barbarie …, aimè,umane.
    Benny

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